La candidatura di Fiume a Capitale europea della cultura nel 2020 e il conseguimento di tale titolo prestigioso hanno aperto a Fiume la possibilità di fare un notevole passo in avanti per un ulteriore sviluppo. In questo modo è stato realizzato uno dei più rilevanti orientamenti strategici dello sviluppo della Città di Fiume per il periodo 2013 – 2020 i quali si riferiscono alla rigenerazione urbana della città il che significa un cambiamento strutturali e la conclusione del passaggio da una città post-industriale in una città di nuove tecnologie e nuovi investimenti. Il lavoro continuativo sul progetto per la Capitale europea della cultura definisce a lungo termine l’identità culturale della città, proprio tale dimensione europea nell’offerta culturale e tramite la cultura aumenta la visura della Città di Fiume all’infuori dei confini nazionali.
Il Progetto per la Capitale europea della cultura porta alla città di Fiume il rinnovo e la ristrutturazione di tutta una serie di edifici appartenenti al patrimonio industriale i quali rappresenteranno la realizzazione di opere infrastrutturali nel campo della cultura, che allo stesso tempo influiranno su molti campi della vita quotidiana e favoriranno una nuova energia di crescita e sviluppo, dal turismo attraverso il settore imprenditoriale alle iniziative civiche nello sviluppo della città. Quindi l’assunzione della responsabilità per la realizzazione del progetto si riferisce ai seguenti obblighi:
Oltre la costruzione e la ristrutturazione di edifici, il progetto della Capitale europea della cultura presenta pure l’obbligo di Realizzare dei programmi del Testo d’accesso al concorso di Fiume in base al quale è stato conseguito il titolo di Capitale europea della cultura nel 2020. Il Programma denominato Porto delle diversità include tre programmi: Lavoro, Acqua e Migrazioni, tali programmi si riferiscono a sette indirizzamenti:
L’elemento fondamentale del programma della Capitale europea della cultura è che la cultura non sia limitata alla sola arte o alla sfera culturale nel senso tradizionale, bensì che la stessa sia messa al centro dello sviluppo urbano sostenibile a lungo periodo della cultura, dell’economia, delle attività sociali, ecologiche e turistiche. Lo sviluppo della cultura mediante associazioni pubblico-private e la collaborazione tra il settore culturale e quello commerciale sono alcuni dei modi con i quali Fiume inizierà con la rigenerazione urbana nell’ambito del progetto della Capitale europea della cultura.
La realizzazione del progetto della Capitale europea della cultura, oltre ai programmi culturali e artistici ben pensati, con i quali si rafforza la scena culturale della città e si favorisce lo sviluppo delle risorse umane e si rafforza l’iniziativa dei cittadini, renderà possibile l’apertura di nuovi posti di lavoro sia nell’industria culturale che in ditte specifiche.
Nel 2015 dopo aver ottenuto il titolo di Capitale europea della cultura, Fiume è diventata membra della rete delle Capitali europee della cultura, il che le ha reso possibile di collaborare con partner internazionali, organizzazioni e progetti affini.
Con lo scopo di costruzione delle infrastrutture culturali, dall’estate del 2016 sono in corso i lavori di ristrutturazione e allestimento di 1.500 m2 del cosiddetto blocco H nel complesso Benčić nel quale si trasferirà il MMSU. Si tratta di un investimento multimilionario il quale è assicurato dal bilancio della Città di Fiume e dai mezzi di rendita per i monumenti storico-culturali. La sola ristrutturazione di parte del pianterreno e del primo piano sarà conclusa nel maggio del 2017.
Per la ricostruzione del Palazzo del zuccherificio che diventerà Museo della città di Fiume e la trasformazione della nave Galeb in museo civico, con contenuti ristorativi e commerciali c’è bisogno di circa 80.891.608 kune. Il progetto è stato iscritto come programma integrato della valorizzazione turistica dei monumenti appartenenti al patrimonio industriale di Fiume, e alla Città di Fiume, per lo stesso sono state approvate 68.891.606,18 kune, cioè l’85% del finanziamento massimo a fondo perduto dei Fondi europei. Il residuo di 12 milioni di kune sarà pagato dal Bilancio della Città.
I lavori di ristrutturazione della casa di mattoni dove avrà sede la Casa del bambino, ente che offrirà ai bambini, in maniera a loro adeguata , diversi contenuti culturali e la ricostruzione dell’edificio T nel complesso Benčić ove avrà sede la Biblioteca civica, sono stati valutati all’importo di 125 milioni di kune. Mediante l’implementazione degli strumenti d’investimento territoriale integrato (strumenti ITI) dell’agglomerazione urbana di Fiume, questi progetti saranno pure su finanziati con i mezzi europei nell’importo approssimativo di 62 milioni di kune.
Con lo scopo di un efficiente esecuzione dei progetti della Capitale europea della cultura, nel mese di maggio del 2016 è stata costituita la società commerciale Rijeka 2020. In questa società commerciale la Città di Fiume detiene il 72% delle quote e la Contea Litoraneo-montana detiene il 28% delle quote sociali. Come spazio lavorativo multifunzionale finalizzato alle attività della Società commerciale Rijeka 2020 e dei cittadini sarà allestito lo spazio del RiHub, situato nell’ex Bernardi in Via Ivana Grohovca per il quale saranno assicurati i mezzi del Bilancio della città.